Dalle origini al governo Tambroni (1960)

5°) 1945: L’anno delle radici. Lo Stato dalla gestione autoritaria alla gestione democratica. (1984)
6°) 1945: Verso la riconquista della sovranità. (1985)
7°) 1945: La rifondazione della Polizia Italiana. (1985)
8°) 1946: L’anno della Repubblica. (1985)
9°) 1947: La Polizia verso la Costituzione (1985)
10) 1947: Dalla crisi dell’Ordine Pubblico al Consolidamento della democrazia (1985)
11) 1948: La Polizia fra stabilità di governo e instabilità di Ordine Pubblico. (1985)
12) 1948: Il conflitto aperto con le sinistre. (1985)
13) 1948: I giorni dell’attentato a Togliatti. (1985)
14) 1948: La risposta alla criminalità in Sicilia. (1986)
15) Anni ’50: Nascita e sviluppo della Celere. (1986)
16) Anni ’50: Polizia a più dimensioni. La crescita un secolo di storia sociale. (1986)
17) Anni ’50: Quando l’uomo non contava molto .(1986)
18) Anni ’50: Mafia ed Ordine Pubblico tra polemiche e riflessioni. (1986)
19) Anni ’50: La misura del vecchio e del nuovo. (1986)
20) 1954: Il bilancio della sicurezza negli anni della Repubblica. (1986)
21) 1955: Primi atti di Tambroni al Viminale. (1987)
22) 1955: Diritti Costituzionali e Pubblica Sicurezza. (1987)
23) Operazioni che davano popolarità. (1986)

Introduzione

Questa seconda raccolta, viene destinata integralmente alla pubblicazione di 19 articoli a firma di Annibale Paloscia. L’insieme dei brevi saggi,che trattano il periodo andante dalla formazione delle “radici” postbelliche del Corpo sino alla fine del governo Tambroni (1960), hanno costituito il materiale di riferimento per la realizzazione della prima opera completa sulla “Storia della Polizia” pubblicata dall’autore alla fine del 19891. Tutto il lavoro editoriale, che viene presentato nella sua veste originale comparsa su Polizia Moderna (Anni 1984-1987), è stato realizzato dall’autore con la collaborazione di Massimo Occello2 per la parte giuridico amministrativa e di Alberto Cifelli3 per le fonti storiche sull’istituto prefettizio. La pubblicazione è ritenuta di rilevante interesse, in quanto testimonia il tentativo, attraverso il suo giornale ufficiale, di are corpo ad una cultura storica della Polizia, contestualizzata alla realtà sociale ed ispirata da una elaborazione laica. E ciò in una narrazione dell’attività istituzionale presentata facendo leva su metodi e fonti di ricerca a più ampio spettro, quali la pubblicistica, i lavori parlamentari, i documenti ufficiali e le testimonianze dirette. Per percepirne pienamente la diversa impostazione culturale e descrittiva, basterà confrontare il contenuto di alcuni degli articoli con la realtà della cronaca presentata nelle prime annate di Polizia Moderna che il lettore troverà in questo stesso “menù telematico”. A queste pagine, inoltre, unite a stimoli esterni provenienti dal mondo universitario,da quello dei media, dal periodico del Siulp “Progetto Sicurezza”4 nonché da appassionati cultori, è da ascriversi negli anni ‘80 l’insorgere dell’esigenza di un consapevole movimento storiografico nella Polizia e della Polizia. Un movimento culturale che in virtù dei diversi orientamenti, andrebbe studiato ed approfondito criticamente sin dalle sue origini . E ciò per comprendere, attraverso la sua analisi, le ragioni che ad oltre trent’anni di distanza non hanno permesso al suo dinamismo discrasico di essere canalizzato verso la formazione di un cenacolo raccolto attorno ad un progetto comune. Magari promosso dall’Istituzione di riferimento e sostenuto dall’ANPS o viceversa.

Note:

1°) “Storia della Polizia” di Annibale Paloscia, edito da Newton Compton nel 1989, pag. 288.- Presentato alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana nel corso di un dibatto al quale presero parte Valdo Spini, sottosegretario all’Interno ed il Capo della Polizia Vincenzo Parisi. Il libro, pubblicato in due edizioni, è introvabile in commercio se non occasionalmente in qualche Fiera o mercatino dell’usato librario.
2°) Massimo Occello, è stato capo redattore della rivista Polizia Moderna negli anni di piombo, quindi ne assunse la Direzione nel 1981 per lasciarla nel gennaio del 1993. Importante, fra i tanti articoli e saggi, la pubblicazione nel maggio del 1986 di un breve editoriale intitolato “Per Una Storia della Polizia” in cui venivano espresse formalmente, da parte della direzione del giornale, le esigenze di cominciare a colmare i grandi vuoti esistenti nella storia della Polizia e dove si sollecitava l’impegno dei “pensionati” e con loro dell’ANPS.
3°) Alberto Cifelli , che attualmente svolge la funzione di Prefetto, è da molti anni ricercatore e storiografo dell’Istituzione prefettizia. Di Lui si ricordano le opere “I Prefetti del Regno nel ventennio fascista”(pag. 321 del 1999) e “L’Istituto prefettizio dalla caduta del fascismo all’Assemblea Costituente- I Prefetti della Liberazione” (pag. 535 del 2008), entrambi editi fra i quaderni della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno. Entrambe le opere, assieme a molte altre di grande interesse storiografico per l’Istituzione Prefettizia, possono essere lette integralmente nel sito www.ssai.interno.it
4°) Il periodico mensile ufficiale del Siulp “Progetto sicurezza” , edito dal gennaio del 1988 (Reg.Trib.Roma nr.54/88), pubblica in varie puntate con decorrenza dal nr. 21 del settembre 1989 il Saggio di Antonio Sannino “Le Forze di Polizia nel secondo dopoguerra” (1945-1950). Il saggio era già stato oggetto di pubblicazione nel giugno del 1986 nella prestigiosa Rivista di Storia Contemporanea diretta dallo storico Renzo De Felice.

Arezzo 14 Febbraio 2023

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