Frutto di un atto munifico particolarmente gradito, la pubblicazione delle prime annate della rivista Polizia Moderna (1949-1957) e di quella dell’anno 1981, costituisce materiale editoriale di indubbia importanza storica per gli associati.
Nel primo blocco di riviste, infatti, è riportata la cronaca del dopo guerra e della fase di primo ampliamento e consolidamento del Corpo Guardie di pubblica Sicurezza. Mentre nel secondo, riservato all’anno 1981, assumono rilievo i primi resoconti della riforma di Polizia e dell’apertura alla sindacalizzazione del suo personale.-
Si tratta di un ampio spaccato di cronaca che si riferisce a due fasi storiche ben distinte ma che, pur rappresentando la voce dell’Istituzione, con tutti i filtri che la sua autoreferenzialità impone, hanno decisamente contribuito, soprattutto nel primo decennio delle pubblicazioni, a proporre una nuova immagine della Polizia favorendone la costruzione dello spirito di Corpo e consolidandone il senso di appartenenza.
Maturata nel corso della reggenza del Capo della Polizia Luigi Ferrari, il quale aveva già favorito la nascita della “Rivista di Polizia” di Ugo Pioletti con l’uscita del primo numero il 21 febbraio 1948, la rivista rotocalco “Polizia Moderna” , sostenuta dal nuovo Capo della Polizia Giovanni D’Antoni, viene iscritta dalla Direzione Generale della P.S. in data 11.10.1948 al nr. 456 nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma e pubblica il suo primo numero nel gennaio del 1949.-
In poche stanze ubicate all’interno della Scuola Allievi ufficiali e sottufficiali di P.S. in Via Guido Reni a Roma, sotto la direzione di Giuseppe de Gaetano e con a capo della redazione Girolamo Quartuccio, un vero manipolo di uomini, entusiasti, determinati e convinti, dà origine ad una avventura pubblicistica che ha avuto la capacità e la forza di giungere sino ai nostri giorni.
Quindi, questa pubblicazione dei vari numeri delle prime annate della rivista, permette di fare un vero tuffo nel passato testimoniando non solo la fotografia di come eravamo ma anche lo sforzo prodotto dall’Istituzione per il suo ammodernamento e per offrire un’immagine nuova e diversa della Polizia.
Le Feste della Polizia, l’erezione di S.Michele Arcangelo a patrono, lo stemma araldico nel 1957, i rapporti internazionali, la descrizione dei vari uffici, dell’attività delle specialità e dell’operato delle varie scuole, gli articoli di Sorrentino sull’evoluzione della Polizia scientifica, i successi dei Gruppi Sportivi delle Fiamme d’Oro, l’assegnazione delle prime case Incis ai poliziotti, la befana e le colonie montane e marine per i figli, la critica cinematografica ed i molti articoli su fatti di cronaca, sulla criminalità giovanile, su storia e tradizione del corpo, sulle varie problematiche di diritto e giurisprudenza, e poi i trasferimenti, le promozioni, le onorificenze e soprattutto la dolorosa ma orgogliosa celebrazione dei numerosi caduti, rendono la rivista illustrata una vera fonte di dati e riproduzioni di assoluto rilievo.
Si tratta di un frammento della Storia della Polizia carico di atmosfere ed eventi che si inseriscono nell’evoluzione storica della rinascita dell’Italia dell’immediato dopoguerra e dei suoi aspri conflitti sociali, e ne và a costituire parte integrante ed ineludibile. Certo la rivista non è né poteva essere completamente esaustiva di alcune realtà che vissute dai suoi uomini sono rimaste sotto traccia o solo implicitamente narrate. Ci si riferisce all’assenza del riposo settimanale, alla mancanza di adeguata formazione per l’ordine pubblico ed al conseguente alto rischio professionale, alla carenza o all’inadeguatezza di mezzi e delle dotazioni, alle retribuzioni non sempre il linea con le esigenze di vita, ad un orario lavorativo troppo spesso considerato dai dirigenti “ad libitum” e via dicendo.- Ma tutto questo fa parte della storiografia della Polizia che piano piano riemerge e riemergerà sempre più nei suoi contenuti reali attraverso il lavoro di ricostruzione e contestualizzazione affidata all’Ufficio Storico ed ai non pochi studiosi appassionati della materia.
Arezzo 14 Febbraio 2023
Presidente
Guido Chessa
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